Invitrum

Abbiamo avuto il piacere di musicare il nuovo video prodotto dall’azienda Pordenonese Valcucine (leader nel mondo) per il lancio del nuovo modello di cucina “Invitrum” - 100% riciclabile.

Directed by Enrico Zanetti Edited by Enrico Marcon Shot by Gianni Antoniali - Ikon Music by Luca Lenardi & Federico Piccin | Atracoustic

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Anche noi nell' Igloo di Remo Anzovino

Il 26 aprile 2010 uscirà il nuovo album di Remo Anzovino. Tutte le parti orchestrali sono state mixate all’Atracoustic.

“Remo Anzovino realizza con il suo terzo album Igloo il sogno di abbattere le convenzioni e di fondere una piccola, moderna sinfonia con una serie di duetti contemporanei ricavati su alcune tracce tematiche della stessa sinfonia. Uno spazio musicale dove il pianoforte duetta volta per volta con una batteria, un sax, una tromba, una chitarra, un contrabbasso, un clarinetto. Nell’idea che la musica non conosca confini e steccati e che la composizione possa definitivamente fondere il classico con il moderno.”

featuring: Franz Di Cioccio (PFM), Gabriele Mirabassi, Enzo Pietropaoli, Bebo Ferra, Francesco Bearzatti, Luca Aquino La copertina è disegnata da Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) Prodotto da Jonathan Giustini e Enzo Vizzone per Odd Times Records e Remo Anzovino

Presentazione in anteprima nazionale del nuovo album Roma, venerdì 16 aprile | sabato 17 aprile ore 20.00 e 22.00 “MONTEMARTINI BLUE NOTE” Spazio Eventi Centrale Montemartini, via Ostiense, 106

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James Irwin in concerto

Domenica 18 aprile 2010 alle 21.00 presso gli Amici di Bambi www.amicidibambi.org

JAMES IRWIN, folksinger canadese, presenterà il suo prossimo album solista Blue Dust.

Ma chi è questo James Irwin???

James è un musicista e compositore di Montreal. Fa parte dei My People Sleeping, band che, a detta di orecchie raffinate (Gigi Soundverité), è una delle novità più interessanti della scena canadese (per di più prodotti da David Bryant dei God Speed You! Black Emperor, non proprio l’ultimo sulla faccia della terra).

James è un artista poliedrico. Ha dato vita anche al collettivo Little Bang Creations che mescola danza, musica, racconti e arti visive e ha collaborato con artisti del calibro di Lhasa de Sela, Plants&Animals e Katie Moore.

James è un polistrumentista. Ha suonato la batteria e cantato con Coal Choir dal 2007 al 2009 e ha suonato il piano per The Milwaukee’s Best Band. Ha pure partecipato alla scrittura di un’opera folk intitolata Olivia.

James scrive due volte al giorno. Canzoni, poesie e racconti, al mattino e al tardo pomeriggio sorseggiando un caffé. Ora sta lavorando a una raccolta di poesie e racconti. Gli piace stare sul palco da solo, dopo un whisky, con una felpa rossa e perfettamente sbarbato.

James suonerà domenica da noi e soprattutto Il concerto è gratuito! (o gratis)

Links

My People Sleeping: www.myspace.com/mypeoplesleeping James Irwin: www.myspace.com/mamatschimusic Little Bang Creations: http://littlebang.ca

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Recensioni Jackeyed

HATE TV

Delicatamente folk e oniricamente acoustic, Jackeyed è un cantastorie senzatempo nato per caso ai giorni nostri: voce, pianoforte, archi e battteria danno vita a paesaggi sospesi di vicende appena sussurrate, calde coperte di note musicali sotto cui rifugiarsi nelle notti d’inverno, disegni di carboncini su fogli vecchi, stropicciati e ingialliti. Una bestiola selvatica che comunica solo attraverso la sua musica con modi e tempi tutti suoi, nascosto tra gli alberi di un bosco in un mondo parallelo che non si sa dov’è; sequenze di note che cullano, semplice voce che canta e racconta, una pausa dal mondo dove il frastuono di tutti i giorni ci porta a non ascoltare nulla veramente, “un’isola acustica” dove poter finalmente riposare la mente, lo sguardo, l’animo. Non c’è originalità presa per i capelli, non si ostenta nulla di forzato in questo album: semplicemente si gode della pace e della velata malinconia che la voce di Jackeyed fa scivolare nelle nostre orecchie per giungere al cuore e creare una membrana sottile dentro di esso. Da notare poi che è totalmente azzeccato l’artwork di Pierpaolo Febbo: semplice e da libro delle favole, proprio come la musica del nostro cantastorie. Carezzevole pop-folk senza data e etichette da consumare lentamente, senza fretta, senza preoccuparsi di nulla: ci penserà Jackeyed a riempire i vuoti del momento. ..meglio di una cioccolata calda, meglio di 5 minuti seduti davanti ad un caminetto. La versione semplificata dei Sigur Ros che smettono di prendere i soliti stupefacenti, si ripigliano un attimo e cantano qualcosa con un senso assieme a Nick Drake, rendendo sentimenti e compagnia bella di umana comprensione. Una medicina che non risolve i vostri problemi ma consola, nel suo piccolo: e domani e’ un altro giorno.

MESSAGGERO VENETO Primo album per Jackeyed

Ha trovato la sua forma concreta il progetto Jackeyed, con la pubblicazione, nei giorni scorsi, dell’album d’esordio “The Sleeper’s Sunday Grid”. Dietro il progetto si nasconde la ricerca di Federico Babbo, voce e chitarra del progetto, autore dei testi e di buona parte delle musiche. In realtà, la sigla Jackeyed getta un incoraggiante fascio di luce sull’attività musicale di un gruppo di giovani musicisti pordenonesi attivi ormai da tempo. Federico Babbo ha trovato l’appoggio di un gruppo di amici e delle strutture dello studio di registrazione Artacoustic (che ha prodotto l’album insieme allo stesso Babbo), una realtà di grande prospettiva, forse ancora non molto nota ma molto apprezzata dagli addetti ai lavori. Se dietro Jackeyed c’è Federico Babbo, dietro Artacoustic ci sono Luca Lenardi, Fedrico Piccin e Alberto Biasutti, i quali, oltre a suonare nel disco e nelle uscite dal vivo (rispettivamente pianoforte - piano elettrico, batteria e chitarre), hanno anche registrato, mixato e masterizzato l’album. Dal punto di vista strettamente musicale, Jackeyed ripropone i suoni acustici che qualche anno fa, in America, avevano caratterizzato il cosiddetto “new acoustic movement”, di cui, tra gli altri, facevano parte Damien Rice e i Turin Brakes. E le sonorità di Jackeyed ripercorrono oggi proprio quel tipo di atmosfere intimiste che per primo lanciò timidamente Nick Drake alla fine degli anni Sesanta. Così, non mancano violini e contrabbasso a costruire il tipico suono che sembra prendere diretta ispirazione dal respiro dei boschi, un’idea che ha trovato casa nella sensibile crescita musicale di Jackeyed. Da elogiare anche l’idea di far scaricare liberamente l’album, ma andrebbero comunque premiate l’intraprendenza e la validità del progetto. Maurizio Capobianco ©RIPRODUZIONE RISERVATA

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BAL ASHRAM II

Il nostro amico e cauntatore Giogio Barbarotta con la canzone Bal Ashram, concorre per il premio web “Voci Per la Libertà”, concorso musicale indetto da Amnesty International, dedicato ai testi che maggiormente rappresentano i valori contenuti nella Dichiarazione Dei Diritti Dell’Uomo.

Si può votare il brano di Giorgio al sito www.vociperlaliberta.it. Segue la seconda parte del documentario dedicato al Bal Ashram tratto da YouTube. Con preghiera di diffusione.

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